Il mondo combatte contro il coronavirus, ma nel mondo si continuano a combattere le guerre tradizionali. E per questo dall’OMS arriva un appello pressante. Per combattere il virus serve pace e un cessate il fuoco globale. In tempi di pandemia esortiamo tutte le parti interessate a mettere da parte la politica, dare la priorità alla pace. Abbiamo bisogno di pace per la salute e di salute per la pace. E intanto le candele del Brasile in onore degli infermieri morti rendono struggente il dramma vissuto da una nazione il cui Presidente continua a minimizzare l'epidemia. Le vittime sono oltre 12000 e i contagi oltre 177000. Ma questo non impedisce a Bolsonaro di spingere per riaprire tutto, anche i saloni di bellezza, barbieri e palestre, mentre i suoi supporter, incuranti dell'emergenza, si accalcano per sostenerlo. Grave anche la situazione in Messico e in Cile, dove si è verificata un'impennata di contagi, più di 2000. Intanto parziale lockdown nel Nordest della Cina, a Jilin, dopo appena 6 casi. Chiusura dei confini, sospensione dei trasporti e stop a scuole e locali pubblici. Intanto in Corea del Sud sono in tutto 120 in meno di una settimana i contagi legati ai luoghi della movida di Seul. Per l'ennesimo giorno consecutivo in Russia sono 10000 i casi di contagio, anche se fortunatamente il tasso di letalità è relativamente basso. Poco oltre 2000 le vittime, a fronte di 240000 casi. Salgono anche se di poco per il secondo giorno consecutivo i morti in Spagna. Allo stesso tempo sono stati registrati 439 nuovi casi. In Francia, che dall'11 maggio ha allentato le misure, i parchi rimangono sprangati e la Sindaca di Parigi esorta a riaprirli, in nome del benessere psicofisico, ma anche per evitare ben più deleteri assembramenti sulle strade. Moderate riaperture in Inghilterra. Questa è una di quelle. Anche la metropolitana torna ad essere affollata ma il lockdown durerà fino all’1 giugno.