È la prima vittima in Europa il turista cinese di 80 anni, arrivato in Francia dalla provincia di Hubei il 5 Gennaio scorso, subito ricoverati in isolamento, le cui condizioni si erano velocemente aggravate. E c'è il primo paziente affetto da Covid-19 anche in Africa, in Egitto. Trasportato in ospedale, l'uomo è stato posto in quarantena. Un primo caso visto con grande apprensione dall'Organizzazione mondiale della Sanità e dall'Onu. In Africa la maggior parte degli ospedali non sarebbe infatti in grado di far fronte a un numero elevato di pazienti bisognosi di cure intensive e solo pochi laboratori, sette per un intero continente, sarebbero in grado di eseguire i test. Un nuovo delicatissimo fronte in una battaglia quotidiana, dove l'esercito è formato da migliaia di uomini e donne del servizio sanitario cinese. Partiti a migliaia per la metropoli di Wuhan dall'inizio del focolaio ad oggi e adesso nel lungo elenco di contagio delle vittime che si aggiorna di ora in ora ci sono anche loro. 1760 i medici positivi al coronavirus. Sei i morti, il più giovane aveva 28 anni. Intanto per prevenire l'ulteriore diffusione del coronavirus le autorità cinesi hanno imposto una quarantena di 14 giorni a chi rientra a Pechino dalle vacanze. Gli Stati Uniti invece hanno annunciato di esser pronti a estendere i test ad ogni persona che presenti sintomi influenzali. Governo americano pronto nelle prossime ore all'evacuazione volontaria dei propri connazionali dalla Diamond Princess, la nave da crociera bloccata nella baia di Yokohama dall'inizio di Febbraio, con a bordo ancora più di 2600 persone, compresi 35 italiani. Nella Cina paralizzata dall'epidemia per resistere bisogna ingegnarsi, come ha fatto quest'uomo che ha percorso 66 km in sei ore tra i mobili della sua piccola abitazione.