Corte Ue: Polonia viola Stato diritto con legge su giustizia

05 giu 2023
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La Polonia non rispetta lo stato di diritto e deve cambiare la sua legge di riforma della magistratura risalente al dicembre 2019, così ha deciso, in una sentenza, la Corte di Giustizia Europea che ha accolto il ricorso della Commissione contro il Governo polacco. Varsavia è accusata di aver fatto una legge che limita fortemente l'indipendenza dei giudici, ora soggetti al potere preponderante del Governo. Nel mirino dell'Unione Europea, in particolare le modalità di nomina della sezione disciplinare dell'Alta Corte di Giustizia polacca, che ha il potere di sanzionare i magistrati e alcuni obblighi cui questi sono sottoposti, come, ad esempio, quello di dichiarare al pubblico a quale partito o associazione eventualmente si appartiene. "Il valore dello Stato di diritto fa parte dell'identità stessa dell'Unione", scrive la Corte UE. I Paesi dell'Unione Europea, sono dunque tenuti a provvedere affinché sia evitata qualsiasi regressione sotto questo profilo. Dopo mesi di tregua, frutto anche del ruolo di primissimo piano della Polonia nel sostenere la resistenza e il supporto militare all'Ucraina, si riaccende lo scontro tra Bruxelles e Varsavia, il cui Ministro della Giustizia ha definito "corrotta e politicizzata" la Corte Europea. Di tutt'altro parere il Commissario alla Giustizia Reynders: "Oggi è un giorno importante per il ripristino della giustizia indipendente in Polonia", ha detto, "Ora ci aspettiamo che la Polonia rispetti pienamente la sentenza.".

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