La guerra non è scoppiata. Secondo le previsioni americane dello scorso weekend, la Russia avrebbe dovuto attaccare l'Ucraina mercoledì 16, ma la preoccupazione per ciò che avviene sul campo rimane. I ministri della difesa della NATO lo hanno scritto nero su bianco nel comunicato finale del loro incontro. La Russia non sembra ritirarsi, nonostante gli annunci del Cremlino. Secondo il Presidente ucraino Zelenski, sta solamente avvicendando alcuni gruppi di soldati. L'Alleanza Atlantica continua a considerare Mosca una minaccia, sottolinea che è stato ammassato il più alto numero di soldati dalla fine della guerra fredda e quindi ha deciso di rafforzare le zone limitrofe all'Ucraina. "Mosca ha chiarito che è preparata anche a far fronte ai principi fondanti su cui ci siamo basati da decenni. Per fare questo utilizzerà la violenza e la forza e noi replichiamo che questo è il nuovo new normal in Europa. Per questo quest'oggi i ministri hanno deciso di sviluppare delle opzioni per continuare a rafforzare la politica di difesa della NATO, includendo anche la possibilità di stabilire dei gruppi tattici nella parte soprattutto orientale di questa linea, di questa zona". L'Occidente continua a dire che la NATO non è e non vuole essere una minaccia per la Russia. Mosca apre la porta ad ulteriori colloqui, ma l'Alleanza Atlantica ormai teme che la minaccia russa diventi strutturale e a questo i governi occidentali intendono far fronte anche nei prossimi anni con una maggiore presenza militare.