Dazi, Trump: non cambio idea, portano ricchezza

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3 giorni fa

Come un re sotto assedio in una prigione dorata: Donald Trump gioca a golf in Florida mentre fuori è il caos. Le borse crollano, il prezzo del petrolio cala, il dollaro pure, i competitor internazionali affilano le armi e gli alleati fanno lo stesso. "Non cambio idea" assicura Trump, che affida i suoi pensieri a una raffica di post su Truth. "La Cina sbaglia ad adottare tariffe ritorsive e sbaglia" dice Trump "perché è nel panico". "Gli investitori grazie a me diventeranno ricchi". Il presidente poi esulta per i dati sull'occupazione che vanno meglio del previsto. "Sta funzionando" scrive, ma è difficile pensare che i nuovi posti di lavoro possano dipendere dalle scelte recenti dell'attuale presidente. Qualcuno si azzarda a ipotizzare che quella di Trump sia un'ingarbugliata e temeraria strategia per spingere la Federal Reserve ad abbassare i tassi e poi intervenire sul debito. Sempre su Truth, il presidente torna a incalzare proprio il capo della Fed ma Powell liquida la faccenda sostenendo che per eventuali interventi c'è ancora tempo. "Il rischio che l'inflazione aumenti e la crescita rallenti è sempre più accentuato" dice il banchiere centrale e la sua voce, pur smussata da ovvie ragioni di cortesia istituzionale, è forse la più forte tra quelle che si levano contro le scelte di Trump. Gli elettori democratici vorrebbero un'opposizione più aggressiva, così Chuck Schumer cerca di alzare i toni. Il governatore della California e aspirante presidente Gavin Newsom propone ai partner internazionali un accordo che risparmi il suo stato dalle contromisure in arrivo. È l'America che divide e si divide, che non sa più riconoscersi e che forse nessuno riconosce più. .