Londra rischia di andare nel pallone, proprio a causa dei mondiali qatarioti. Secondo infatti quanto riporta il Financial Times, l'Emirato avrebbe deciso di rivedere gli investimenti nella capitale britannica, dopo la decisione della città di bandire dal proprio sistema di trasporti locali la pubblicità dello Stato del Golfo e lo ha fatto per la ormai arcinota posizione di Doha in tema di diritti LGBTQ+ e dei lavoratori immigrati. Il Qatar aveva puntato molto su Londra per promuovere la propria immagine e il turismo del proprio Paese. Fonti qatariote nella city, che hanno parlato con l'autorevole quotidiano finanziario, dicono che la TFL, la società che gestisce i trasporti pubblici presieduta dal Sindaco Sadiq Khan, avrebbe contattato negli ultimi giorni la Q22, l'ente che supervisiona la Coppa del Mondo e l'ente del turismo del Qatar per informarli del divieto. E ora si attende la ritorsione, il Qatar starebbe valutando la possibilità di spostare i propri investimenti londinesi in altre parti del Regno Unito, con un fondo sovrano da 450 miliardi di dollari, il Paese del Golfo è diventato uno dei maggiori investitori all'ombra del Big Ben. La Qatar Investment Authority possiede i grandi magazzini Harrods, lo Shard, il grattacielo a forma di scheggia ed è comproprietaria di Canary Wharf. Doha ha anche una partecipazione del 20% nell'aeroporto di Heathrow. Non va poi dimenticato che il Qatar, primo esportatore al mondo di gas naturale liquefatto, è un importante fornitore di energia per il Regno Unito. Londra continuerà a mantenere fede alla sua linea o il richiamo del profumo dei soldi si dimostrerà, ancora una volta, troppo forte?.























