È urgente agire subito. Questo il messaggio principale che Mario Draghi ha portato ai leader del Parlamento Europeo e ai rappresentanti dei 27 stati membri qui a Bruxelles. L'Europa deve recuperare il terreno perso rispetto alle altre grandi potenze e deve farlo in fretta se non vuole perdere completamente la competizione globale con Stati Uniti e Cina. L'ex presidente del consiglio la prossima settimana presenterà ufficialmente il suo report sulla competitività in conferenza stampa, ma in queste ore ha iniziato incontri riservati con le istituzioni presenti a Bruxelles per illustrare le linee guida del suo lavoro. Draghi ha insistito molto sulla necessità che l'Europa investa e punti sulle capacità delle proprie industrie migliori e sulla sua capacità di innovazione. Deve essere più autonoma nell'accesso alle materie prime necessarie per lo sviluppo industriale e deve soprattutto aiutare in tutti i modi le piccole e medie imprese a lavorare senza impedimenti normativi e burocratici. Draghi con il leader del Parlamento Europeo è stato chiaro: se l'Europa non agisce subito, ha detto, il futuro potrebbe essere un incubo. Ma ci sono ottime possibilità che invece l'UE riesca ad affermare la propria forza competitiva. Quello dell'ex premier non è solo un report: è una sorta di manifesto, è un drastico cambio di approccio, spiegano al termine dell'incontro il capo dei popolari europei Weber e quello dei verdi Eickhout. Ma sembra esser dicono l'unico modo per poter fare in modo che l'UE fermi il suo declino economico. Naturalmente, alla base di tutto ciò c'è la necessità che i 27 si integrano maggiormente e siano capaci di fare scelte strategiche comuni anche in campi per ora poco condivisi, come la politica di difesa. Su questo ed altri temi fonti vicine al dossier sottolineano come Draghi stesso abbia notato una sintonia con il programma della prossima Commissione Europea già presentato da Ursula Von Der Leyen.