Si chiama Earth Overshoot Day il giorno del sovrasfruttamento della Terra e sta a indicare che, a partire da oggi, avremmo esaurito le risorse naturali disponibili per il 2018. A elaborare la stima è la ONG Global Footprint Network che, monitorando il consumo di acqua, cibo e legna, da anni calcola come la popolazione mondiale utilizzi le risorse più velocemente di quanto gli ecosistemi della Terra siano in grado di rigenerare. Per rispondere alle nostre richieste, ad oggi avremmo bisogno dell'equivalente di 1,7 terre, un dato che cresce vertiginosamente in alcuni Paesi. In Italia, ad esempio, servirebbe una capacità almeno quattro volte più grande. Eppure non è la prima volta che avviene il sorpasso. Secondo gli studiosi, già negli anni '70, l'umanità consumava la biocapacità mondiale, ovvero la quantità di risorse disponibili in un anno, in anticipo sul calendario. A preoccupare è il trend che mostra come questa data cada con sempre maggiore anticipo. In appena 40 anni siamo passati dal 29 dicembre al primo di agosto. A fare le spese del sovrasfruttamento, come denunciato dal WWF Italia, è la biodiversità del Pianeta, un problema che porta con sé conseguenze importanti per gli equilibri mondiali. Si stima, infatti, che nei prossimi 30 anni, almeno 4 miliardi di persone vivranno in zone aride e che la perdita di biodiversità, unita agli effetti del cambiamento climatico, spingerà a migrare un numero sempre maggiore di persone, un numero che potrebbe raggiungere i 700 milioni di esseri umani. .