Il primo giorno da presidente rieletto Emmanuel Macron non lo ha passato all'Eliseo ma alla Lantern, una residenza secondaria a Versailles. Non è stata però una giornata di pausa ma di lavoro. Il leader francese ha analizzato, assieme alla sua squadra, i risultati di ieri per pianificare la gestione di una Francia dove il 28% della popolazione si è astenuta e oltre il 40% ha votato per la destra estrema di Marine Le Pen. Poi ci sono state le telefonate con i leader internazionali. Subito dopo l'arrivo dei risultati Macron ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il primo viaggio internazionale del presidente, come è tradizione per i leader francesi appena eletti, sarà infatti a Berlino. In queste ore Macron lavora alla composizione di una nuova squadra di governo. Il premier Jean Castex ha già fatto sapere che presenterà le dimissioni forse all'inizio della settimana prossima e il nome del suo successore potrebbe essere rivelato attorno al 2 maggio. Con la chiusura delle urne ieri si è immediatamente aperta la campagna elettorale per le legislative di giugno. I candidati hanno 50 giorni per portare a termine i loro obiettivi. Macron cerca una maggioranza non troppo variegata, che lo faccia lavora con agio. Marine Le Pen vuole ampliare il numero dei suoi deputati all'emiciclo, oggi solo otto. E Jean-Luc Melenchon, leader della sinistra radicale, attraverso i negoziati con comunisti e verdi, mira a diventare il leader dell'opposizione a sinistra.