Operazione seduzione a Saint-Denis. La difficile banlieue a nord di Parigi, per il presidente uscente Emmanuel Macron secondo gli ultimi sondaggi avanti con un 57,5 dei consensi rispetto alla sfidante, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen ferma al 42,5. La scelta è presto spiegata, per vincere occorre convincere gli elettori del terzo classificato del primo turno Jean-Luc Mélenchon leader della formazione di estrema sinistra de La France Insoumise. A Saint-Denis realtà urbana aggravata dalla povertà e dalla disoccupazione dove un terzo della popolazione è di origine straniera, quasi un voto su due è andato a lui, Macron ha stretto mani, ha risposto alle domande, si è mostrato affabile, "non è vero che è arrogante" lo ha rassicurato una signora ma non sono mancati fischi e contestazioni. Marine Le Pen ha concluso la campagna ad Arras, nella zona di Pas de Calais Per la leader del Rassemblement National, con un secondo mandato di Emmanuel Macron, ci sarebbe in Francia un saccheggio sociale e dal palco davanti ai suoi tanti sostenitori che gridavano "On va a ganner" vinceremo, ha condannato l'arroganza senza limiti dell'inquilino dell'Eliseo mostrata, a suo giudizio, anche durante il faccia a faccia televisivo e ha rassicurato i suoi: "Sarò la Presidente del potere d'acquisto". Queste elezioni presidenziali sono seguite con particolare attenzione un po' da tutta l'Unione Europea e questo per l'effetto dirompente che potrebbe rappresentare l'elezione all'Eliseo di Madame Le Pen che punta a cambiare l'Unione dal suo interno, per questo motivo i capi di governo di Germania, Spagna e Portogallo hanno sottoscritto un appello chiedendo ai francesi, il 24 di aprile, di scegliere una Francia che difende i valori comuni.