Grecia e Spagna le zone più colpite, ma a bruciare è tutta l'Europa. Ettari e ettari di foreste stanno andando in fumo. Interi campi coltivati della Grecia non esistono più. Nell'isola di Zante, arcipelago delle Ioniche di fronte all'Italia, alcuni hotel sono stati evacuati. La Grecia sta combattendo contro oltre 150 incendi boschivi in tutto il Paese, aggravati dai forti venti con quasi 5000 Vigili del Fuoco e decine di aerei impegnati a domare le fiamme. Intere aree costiere sono state irrimediabilmente danneggiate. Le autorità avvertono che la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni. In Montenegro un soldato è morto e un altro è rimasto ferito, quando la loro autocisterna si è ribaltata mentre combatteva gli incendi nei pressi della capitale Podgorica. Brucia anche l'Albania, gli abitanti parlano di immagini apocalittiche e lunghe code di traffico. I pompieri cercano di isolare i depositi di gas. In tutto il Paese sono attivi 27 incendi. Il servizio meteorologico spagnolo calcola che le temperature potrebbero raggiungere 44 gradi Celsius a Siviglia e Cordova, mentre anche in Portogallo si combattono le fiamme in quattro aree diverse, con l'aiuto di Canadair arrivati dal Marocco. A nord della Penisola Iberica, incendi indomabili minacciano case e persone. 30 roghi hanno costretto 4000 persone ad andarsene. 2000 nel centro turistico di Tarifa, in Andalusia. E anche in Francia 14 dipartimenti sono in allerta rossa, le temperature hanno toccato i 43°, mezza Europa è ridotta in polvere, le immagini della devastazione fanno paura, anche perché l'ondata di caldo non passerà a breve. .























