All'indomani della bocciatura da parte della Consulta del referendum sull'eutanasia, Papa Francesco all'udienza generale parla del custodire la vita, la propria e quella degli altri. Lo fa all'interno di un discorso più ampio al termine del ciclo di catechesi su San Giuseppe che, dice, custodiva Gesù e la Madonna. Anche i cristiani devono avere la custodia della vita come principio, spiega Bergoglio. "Una traccia molto bella della vocazione cristiana, custodire. Custodire la vita, custodire lo sviluppo umano, custodire la mente umana, custodire il cuore umano, custodire il lavoro umano. Il cristiano è, possiamo dire, come San Giuseppe. Deve custodire. Essere cristiano è non solo ricevere la fede, confessare la fede, ma custodire la vita. La vita propria, la vita degli altri, la vita della Chiesa." All'udienza generale della settimana precedente Francesco aveva usato parole chiare su quale sia la posizione della Chiesa sull'eutanasia. La vita, aveva detto, è un diritto non la morte, la quale va accolta non somministrata. E questo principio etico, aveva continuato, riguarda tutti non solo i cristiani o i credenti. Da parte loro i vescovi italiani hanno segnalato di aver visto con favore confermata dalla Corte Costituzionale l'inderogabili scelta a tutela della vita. Occorre aumentare però l'attenzione per coloro che in condizioni di fragilità o vulnerabilità chiedono di essere trattati con dignità, e accompagnati con rispetto e amore.























