La tanto attesa pubblicazione della dichiarazione giurata con la quale è il Dipartimento di Giustizia americano aveva chiesto l'autorizzazione per perquisire la residenza di Palm Beach dell'ex Presidente statunitense Donald Trump non ha portato alla rivelazione di testimoni e dei nomi presenti in essa. Qualcosa che lo stesso Trump aspettava, forse anche per capire chi fossero i suoi nemici. Il documento di 38 pagine è stato si diffuso, ma ancora una volta con omissis. Il Dipartimento di Giustizia ha infatti pubblicato una versione redatta del documento per proteggere l'indagine penale in corso contro Trump e per non mettere a rischio chi ha collaborato all'indagine. Tra questi testimoni civili ma anche informatori dei servizi segreti e la rete di protezione che li tutela. La reazione di Trump è stata di stizza, un'operazione di pubbliche relazioni da parte del Dipartimento di Giustizia e dell' FBI ha detto, ma la dichiarazione ha dato comunque alcuni punti sono stato dell'indagine. Nelle 38 pagine si legge infatti lo sforzo fatto per mesi da parte del Governo per recuperare materiale altamente riservati e top secret che Trump aveva trasportato dalla Casa Bianca alla sua residenza in Florida ritenendoli di sua proprietà privata. A causa di questo comportamento è stata messa a rischio la sicurezza nazionale. Il campanello d'allarme, si intuisce dalla dichiarazione giurata, è suonato quando l'ex Presidente a gennaio decise di restituire agli Archivi Nazionali ben 15 scatole, 14 delle quali contenevano 184 documenti classificati, 25 di questi addirittura top secret. A preoccupare il Dipartimento il fatto che tutti questi documenti, e altri non ancora restituiti, fossero custoditi in un luogo non autorizzato e non sicuro. Una ipotesi che viene rafforzata da un'altra storia emersa nelle scorse ore. Quella di una donna immigrata ucraina che dopo essersi spacciata per una ereditiera ed essere riuscita ad entrare con documenti falsi e Mar-a-Lago, era stata in grado di infiltrarsi nel circolo ristretto di Donald Trump. La donna è finita poi nel mirino del FBI, la sua indagine assume adesso una particolare importanza proprio per la presenza di documenti segreti nella residenza dell'ex Presidente.























