Francia, al via campagna elettorale tra le tensioni

17 giu 2024
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Ora che i nomi di tutti i candidati sono stati depositati, la campagna elettorale in Francia per le elezioni legislative anticipate indette da Macron può cominciare ufficialmente. Dopo una prima settimana dedicata alla formazione delle alleanze politiche si apre adesso la fase dei meeting sul territorio e degli spot elettorali, una fase che sarà molto breve: 12 giorni considerando che il 28 giugno scatta il silenzio elettorale. Alle urne il sistema politico si presenta diviso in tre blocchi: c'è l'Unione Popolare delle Sinistre, include Verdi, Ecologisti e socialisti e l'estrema sinistra ne La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. Le polemiche non sono mancate dato che alcuni grandi nomi del partito non sono stati candidati, sembra per ritorsioni interne. Candidato lui invece a sorpresa l'ex presidente della Repubblica François Hollande che torna così alla vita politica. La destra invece non è riuscita a fare fronte comune per queste elezioni, anzi si è frammentata. I moderati repubblicani corrono un po' da indipendenti, un po' insieme a Rassemblement National, un po' vicini al gruppo Macronista, mentre Reconquête di Éric Zemmour, la formazione più recente di estrema destra, presenta i propri candidati dopo che Bardella e Le Pen hanno rifiutato un accordo. Loro intanto restano ancorati in testa ai sondaggi, che sembrano garantire un risultato intorno al 30%, in linea con quello delle elezioni europee. Nelle interviste si dicono pronti a far governare il giovane presidente del partito, Jordan Bardella mentre Marie Le Pen garantisce che non chiederà, in caso di vittoria, le dimissioni di Macron, ma che sono pronti ad una cohabitation, un lavoro coordinato. Intanto il gruppo presidenziale arriva soltanto terzo nei sondaggi con il 20% delle intenzioni di voto, contro un 25% dell'unione delle sinistre. Il primo ministro Gabriel Attal, puntano sul pragmatismo, ha presentato una lista di proposte economiche mirate a convincere la classe media. Ma la strategia è stata anche quella di non presentare candidati in alcune circoscrizioni, dove sono presenti altri candidati moderati, che i macronisti reputano potenziali alleati. In un'opinione pubblica polarizzata come non mai, il messaggio è sempre quello di votare a Destra, Sinistra o al Centro, purché si evitino gli estremismi. Ecco perché il premier Attal ha persino ringraziato la star della nazionale francese Mbappè che ha invitato i suoi giovani supporter a votare, ma non per gli estremi.

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