Due milioni e mezzo. Tanti sono i francesi che hanno richiesto una delega per votare al primo turno nelle elezioni legislative anticipate indette per riformare il Parlamento. Un numero record, 4 volte più grande rispetto a quelle registrate per le legislative del 2022. Il sistema francese consente infatti, a chi non si trova nel proprio comune di residenza in occasione del voto, di delegare qualcuno di propria scelta. Che così tanti abbiano deciso di utilizzare questa opzione è la prova che molti sono partiti in vacanza, ma non solo. Dimostra una grande partecipazione per questo voto considerato decisivo per il futuro politico del paese. Lo certificano tutti i sondaggi che raccontano una Francia divisa come non mai tra estrema destra ed estrema sinistra. Proprio quelli estremi contro cui il 35% dei cittadini dice di volersi schierare, in linea con l'appello fatto dal presidente Emmanuel Macron fin dall'inizio della breve ed intensa campagna elettorale. Il gruppo presidenziale resta però terzo nelle intenzioni di voto diffuse fino a venerdì sera, mentre primo si conferma Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. L'esito è comunque difficile da prevedere con certezza e anche nell'unica giornata di silenzio elettorale la politica ha invaso le strade della capitale in occasione del pride parigino. Un corteo per la comunità LGBTQ che si è trasformato in una manifestazione contro l'estrema destra come ce ne sono state diverse durante questa campagna elettorale. Insomma una spinta, l'ultima battuta per la sinistra che partecipa al corteo con diversi carri della France Insoumise dei socialisti e degli ecologisti ma che resta seconda nei sondaggi. Fra i temi dibattuti in campagna elettorale ci sono stati anche i diritti della comunità LGBTQ così come le pensioni, i ruoli strategici al governo per le persone con doppia nazionalità e la divisione dei poteri tra il presidente della repubblica e il primo ministro. In cima alle priorità, a livello nazionale, si trovano però, stando ai sondaggi, il caro vita e l'insicurezza.