Più che l’ennesima foto di gruppo dell’ennesimo summit internazionale, finito con una serie di compromessi su clima, commercio e immigrazione, del G20 di Amburgo restano altri scatti, non solo per la novità assoluta del primo incontro fra Trump e Putin, ma anche perché l’unico risultato tangibile nell’immediato post-vertice e l’entrata in vigore della tregua nel sud-ovest della Siria, decisa nel bilaterale tra il Presidente americano e il Presidente russo. Scatti a cui lo stesso Trump ha dato le didascalie con dei post su Twitter che fissano la linea. Il cessate il fuoco salva vite: è tempo di lavorare costruttivamente con la Russia, ha scritto il Presidente americano, mettendo da parte le sanzioni contro Mosca e liquidando il Russiagate con le rassicurazioni ricevute direttamente da Putin, che lo stesso Trump dice di aver messo sotto torchio. Restano distanze sui principali dossier in discussione ma è innegabile che la chimica positiva del loro incontro, come l’ha definita il segretario di Stato americano, rappresenta il fatto centrale dell’intero summit dei venti leader dei Paesi industrializzati più una perché non poteva passare inosservata, e infatti in America ha scatenato polemiche, l’impassibile naturalezza con cui Ivanka ha preso il posto del padre, che era impegnato in un bilaterale, e ha partecipato a una sessione del vertice seduta accanto a Theresa May. Difficile capire se si è trattato di una mossa studiata o dell’ennesima decisione inaspettata e fuori da ogni protocollo presa da Trump per ribadire di essere un Presidente che va controvento in qualunque situazione.