Il G7 è impegnato a lavorare per evitare nuove tensioni in Medio Oriente dopo l'operazione, delle scorse ore, ai danni di obiettivi militari sul territorio iraniano. In chiusura del vertice dei Ministri degli Esteri a Capri, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, davanti ai giornalisti non ha confermato l'origine dell'attacco, anche se pochi minuti prima in una conferenza stampa separata il Ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva spiegato che gli Stati Uniti sarebbero stati informati prima dell'operazione da Israele che finora non ha rivendicato l'azione. Il Segretario Blinker ha ricordato come il G7 sia unito nel condannare l'attacco iraniano contro Israele della scorsa settimana e in sintonia sulla necessità di nuove sanzioni a danni dell'Industria bellica di Teheran. Il messaggio comune e condiviso qui a Capri tra i Ministri degli Esteri del G7 alla chiusura del vertice è l'impegno a lavorare insieme per evitare una deflagrazione in Medio Oriente e un conflitto diretto tra Iran e Israele. "Ho avuto rapporti dall'Ambasciata d'Italia a Teheran e dall'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv. Direi che sono rapporti, come posso dire, positivi e tranquillizzanti. Quindi, speriamo che veramente si possa raggiungere l'obiettivo di una de-escalation, poi deve essere foriero di una pace in futuro". Gli appelli dei sette sono stati accolti e rilanciati dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che da Palazzo di Vetro ha avvertito: è arrivato il momento di mettere fine a questo pericoloso ciclo di rappresaglie in Medio Oriente.