La domanda, in sostanza è questa: fino a dove sono disposti ad arrivare i senatori repubblicani per accontentare Donald Trump? Il presidente eletto forza la mano e invece di fare marcia indietro sulle nomine più discusse, ingrana la quinta. Il futuro vicepresidente, il senatore J D Vance, a Washington ha incontrato i colleghi repubblicani per convincerli a sostenere due candidati in bilico: l'aspirante attorney general Matt Gaetz e il possibile segretario alla difesa Pete Hegseth. Il presidente ha diritto a un governo di sua fiducia ha scritto Vance: un avvertimento via social. I senatori repubblicani camminano sulle uova. Le informazione di cui parla Graham sono quelle in possesso del comitato etico della camera che negli ultimi mesi ha indagato sulle accuse rivolte all'ex rappresentante Gaetz. Festini a base di droga e sesso anche con una minorenne. La riunione della commissione che avrebbe dovuto decidere se divulgare o meno le informazioni raccolte si è si è risolta in un nulla di fatto. I cinque membri democratici hanno votato a favore i cinque repubblicani contro. I democratici però non mollano: Sean Casten rappresentante dell'Illinois vuole by-passare il comitato etico chiedendo il voto dell'aula. Il partito del presidente Biden chiede risposte anche all'FBI che indagò su Gaetz nell'indagine parallela del dipartimento di giustizia: indagine risoltasi senza incriminazioni. Proprio da questo fascicolo, arriva un complicato grafico di cui è entrato in possesso il New York Times, grafico che dimostrerebbe i pagamenti per migliaia di dollari effettuati da Gaetz a beneficio di diverse donne, due delle quali hanno già testimoniato di essere state retribuite per alcune prestazioni sessuali. Una fuga di notizie che ha fatto infuriare lo staff di Donald Trump e che confermerebbe le affermazioni di diversi parlamentari. Inutile fare tanta pressione, a Capitol Hill, nessun segreto rimane segreto molto a lungo.