Sarà una guerra senza resa, un conflitto senza freni. E' la vendetta annunciata di Ziad Al-Nakhala, segretario della Jihad islamica, dopo gli attacchi di Israele a Gaza. Le sirene suonano in Palestina come in Israele che ha lanciato "Breaking Dawn", il nuovo giorno, un'operazione che ha portato alla morte di Tayasir Al Jabari, leader della Jihad islamica a Gaza. Il Ministro della Salute palestinese riferisce di diverse vittime tra cui una bambina di 5 anni che il nonno piange. Israele conferma numeri importanti dopo aver diffuso le immagini della distruzione di questo palazzo nel centro di Gaza. Qui si nascondevano terroristi, secondo il premier Yair Lapid, che motiva l'attacco come operazione per estirpare una minaccia concreta nei confronti di cittadini israeliani. Un'operazione precisa per contrastare una minaccia immediata, le parole del premier. E così 25.000 riservisti sono stati richiamati. L'esercito continua a prendere di mira obiettivi militari della Jihad islamica palestinese in tutta la striscia di Gaza, si legge in una nota dell'esercito. Testimoni nella striscia confermano le nuove incursioni che terrorizzano anche Gaza City. Si consiglia di non lasciare i rifugi in Palestina come pure ai cittadini israeliani. In questa escalation di odio e di missili si vive nascosti mentre il sistema di difesa israeliano Iron Dome abbatte numerosi razzi lanciati della Jihad, che come le lacrime di questo conflitto non si contano più.























