"Fortunatamente non si sono registrati attacchi verso le basi della coalizione anche quelle che ospitano la missione dell'Alleanza, ne in Iraq ne in Siria, questo è certamente un dato positivo e contestualmente noi abbiamo accolto con molto favore la decisione del Governo iracheno di chiudere lo spazio aereo. La situazione di tensione c'è ma è una situazione che l'Alleanza gestisce sempre con professionalità e con una serie di piani di contingenza che fanno sì che ogni scenario possa essere gestito adeguatamente". Avete una sensazione anche da parte irachena di un rischio di destabilizzazione nell'area? "Il Governo iracheno e la Difesa ovviamente è molto attenta alla stabilità dell'area, la presenza però dell'Alleanza Atlantica qui a Bagdad fa si che le relazioni con l'Alleanza Atlantica siano in continuo sviluppo, i cosiddetti core task della NATO non sono solamente difesa e deterrenza, ma sono anche la prevenzione e la gestione delle crisi e la Cooperative Security cioè il mantenimento della sicurezza attraverso la cooperazione e noi siamo convinti che un Iraq stabile dia un contributo fondamentale alla stabilità del Medio Oriente e la stabilità del Medio Oriente è di interesse strategico per l'Alleanza Atlantica, in particolare per i Paesi del fianco Sud". Avete avuto un sentore di possibile escalation? "Naturalmente sono situazioni di crisi nelle quali è importante mantenere la calma mantenere la prudenza e tenere i canali di comunicazione sempre aperti, il Ministro iracheno è a Washington, questo insomma credo che sia un segnale decisamente positivo e lo è con un approccio di apertura verso i Paesi dell'Alleanza Atlantica che va oltre gli aspetti di sicurezza verso una partnership di lungo periodo che noi auspichiamo".