Ha fatto i complimenti a Zelensky per la tenacia e la forza di resistenza. Ha elencato tutto il sostegno dato dall'America e poi ne ha promesso altro senza limiti di tempo. Prima però Joe Biden, di fronte al Presidente ucraino, si è voluto scusare. "Mi scuso per le ultime settimane in cui c'è stato un po' di allontanamento perché abbiamo avuto dei problemi con alcuni membri conservatori del Congresso che non volevano approvare il pacchetto di aiuti, ma poi ci siamo riusciti". Il sostegno americano all'Ucraina e incrollabile, ha detto il Presidente degli Stati Uniti, che durante le celebrazioni per l'anniversario dello sbarco in Normandia aveva paragonato la lotta ucraina a quella dell'Europa di 80 anni fa. Anche dal Presidente francese Macron Zelensky ha ottenuto la promessa di un sostegno militare ed economico incondizionato, ma anche quella del supporto per accelerare l'ingresso di Kiev in Europa e nella NATO. Ora per trasformare le parole in ulteriori fatti si aspetta la riunione del G7, dove si discuterà di dare a Kiev decine di miliardi di finanziamenti frutto degli interessi generati da tutti i beni russi confiscati in Europa. Intanto, da Mosca, Putin è tornato a parlare del conflitto e dell'Occidente, sta perdendo la sua egemonia nel mondo, ha detto il Presidente russo, poi ha aggiunto, vinceremo la guerra in Ucraina, col nucleare faremmo prima, ma partiamo dal presupposto che l'atomica non verrà usata.