Una sontuosa cerimonia di benvenuto. Picchetto d'onore nella principale piazza di Ulan Bator per l'arrivo in Mongolia di Vladimir Putin. Il presidente russo arriva per una visita ufficiale, la prima in un Paese membro della Corte Penale Internazionale da quando è stato emesso un mandato di arresto contro di lui. Ma, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, gli accordi preliminari con il governo mongolo hanno chiarito ogni dettaglio del viaggio, dunque non c'è alcuna possibilità che la Mongolia faccia scattare le manette violando uno dei principi cui sono tenuti i 193 Paesi che aderiscono allo Statuto di Roma. Piuttosto sottoscriverà diversi accordi di cooperazione, con Putin: Vigorose strette di mano e rinnovo dell'amicizia con la Mongolia, poco dopo che l'esercito russo aveva attaccato la città di Zaporizhzhia, in Ucraina. Due persone sono morte sotto il bombardamento, tra loro un bambino di 8 anni. La società pubblica ucraina per l'energia atomica Energoatom ha denunciato che dopo l'attacco è stata costretta a staccare una delle due linee attraverso le quali il sistema elettrico ucraino fornisce elettricità alla centrale. In caso di danneggiamento della seconda linea che collega la centrale con la rete elettrica ucraina, infatti, si creerebbe una situazione di emergenza alle pompe che raffreddano le aree attive dei reattori e le vasche di stoccaggio del combustibile. Tutto ciò a poche ore dall'arrivo, proprio a Zaporizhzhia, del Direttore Generale dell'AIEA Rafael Grossi. Il responsabile dell'Agenzia delle Nazioni Unite per l'energia atomica arriverà a due anni dall'inizio della missione, il cui obiettivo è garantire la sicurezza della centrale nucleare ucraina occupata dai russi. "Dobbiamo prevenire un incidente nucleare", ha ripetuto Grossi in un messaggio. La sua visita arriva pochi giorni dopo quella a Kursk, in Russia, per ispezionare l'impianto atomico locale, proprio durante l'offensiva ucraina nella regione russa.