Guerra Medioriente, raid a Gaza: colpito anche campo profughi

22 giu 2024
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L'area di Al-Mawasi, al Sud della Striscia di Gaza, una delle poche aree dichiarate come protette già dalle prime settimane dell'operazione militare israeliano dentro Gaza, è stata colpita nei pressi del centro della Croce Rossa Internazionale, come denunciato dall'organizzazione stessa, causando oltre 20 morti e decine di feriti. L'esercito israeliano smentisce di aver colpito la Croce Rossa, ma testimoni oculari parlano di carri armati dell'esercito di Israele nelle colline antistante all'area, da cui sarebbero stati sparati colpi. Il capo della diplomazia europea, Borrell, chiede un'indagine indipendente sull'accaduto, mentre centinaia dei circa 100mila profughi ospitati ad Al Mawuasi lasciano il campo per dirigersi verso il centro di Gaza, nella speranza di salvare la propria vita. Ma poche ore dopo, proprio il centro della Striscia diventa scenario di bombardamenti da parte dell'aviazione israeliana, nello specifico il campo profughi di Shati e l'area di Tuffah. L'esercito annuncia l'uccisione di Raad Saad, alto membro di Hamas, i palestinesi, invece, la morte di 45 persone. Tutte le vittime della giornata sono state trasferite nell'ospedale di Al-Aqsa, da dove l'Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un appello disperato: la struttura sanitaria è al collasso e non potrà gestire la mole di feriti della giornata. Il personale medico di Gaza aggiunge: 4 bambini morti di fame in questa settimana. Nella Cisgiordania occupata, invece, fa scalpore il ritiro dei carri armati dell'esercito israeliano da Jenin, con un palestinese ferito, legato sul cofano di un carro armato, usato come scudo umano dai militari, dopo un'operazione che conclude tre giorni di terrore nella zona. Da parte palestinese, un minorenne, due membri della Jihad islamica uccisi dall'esercito. Da parte israeliana, un civile israeliano ucciso a colpi di pistola mentre faceva la spesa a Qalqilya. E mentre la tensione tra Israele ed Hezbollah non sembra diminuire, con incendi nel Nord di Israele, causati da razzi nemici e bombardamenti israeliani a 40 chilometri dal confine dentro il Libano, che uccidono un alto funzionario della milizia sciita, tornano in piazza in tutto il Paese, migliaia di israeliani contro il governo di Netanyahu, chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi ed elezioni anticipate.

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