Le parole di Zelensky però fanno vedere come sia indiscutibile il desiderio degli ucraini di non mollare in questa guerra, così come è indiscutibile il coraggio da una parte e la risolutezza di questi soldati, sono mille i soldati che sono rimasti dentro le acciaierie Azovstal, sono diventati un simbolo, sono anche particolarmente mediatici, se vogliamo, ma di loro si parla, perché? Perché l'Ucraina accusa la Russia di aver buttato, e sarebbe la prima volta, sulle acciaierie Azovstal bombe al fosforo. C'è un video che lo dimostrerebbe e queste bombe lo sappiamo sono vietate dalle convenzioni internazionali, dalla Convenzione di Ginevra in particolare, dopodiché contemporaneamente mentre si sta trattando, è una trattativa difficile in cui è coinvolta la Croce Rossa, l'Onu e la Turchia per evacuare i feriti, magari i feriti più gravi che sono 38 insieme ai medici che anche andrebbero esclusi dai combattenti, Mosca chiude tutte le porte, il Capo negoziatore del Cremlino ha detto che non ci sarà evacuazione dall'Azovstal perché quelli sono criminali di guerra, perché? Il Battaglione Azov che sta combattendo lì è quello che ha combattuto per 8 anni in Donbass e i russi accusano il Battaglione Azov di aver compiuto un genocidio di russi in Donbass e anche questa è una propaganda che è andata in onda negli ultimi 8 anni nella televisione russa. Questo è il fronte di Mariupol, come detto ci sono 100mila civili che ormai sono passati sotto il controllo dell'amministrazione russa, 400mila persone sono scappate e 1000 soldati ucraini all'interno dell'acciaieria. Il fronte più pesante, le persone che stanno davvero male in questo momento in Ucraina sono però a Est a Severodonetsk, a Kramatorsk, a Slaviansk e queste sono città che vengono bombardate continuamente, da settimane, sono praticamente vuote c'è un decimo dei civili e sono in grande difficoltà quei civili, per il cibo, per il gas, per l'elettricità. Lì l'avanzata russa è molto potente e su quel fronte l'Ucraina sta continuando a chiedere armi perché non sono arrivate abbastanza armi occidentali per controbattere quei 100 battaglioni che i russi hanno dispiegato, quasi 100mila uomini per cercare di sfondare fra le regioni di Luhansk e Donetsk, tra l'altro l'arretrata dei russi a Kharkiv, perché c'è stata la controffensiva ucraina, non ha visto quei battaglioni tornare in Russia ma sono stati dispiegati in Donbass. Un ultima annotazione, sono arrivati oggi quattro missili balistici su un'installazione militare nell'area di Leopoli, dunque all'estremo Ovest 1200 km dal confine, l'hanno completamente distrutta questo a testimoniare che la minaccia russa dal cielo è ancora potentissima e pericolosissima.