Una settimana, forse più o forse meno, questo il tempo necessario per giungere ad un'intesa il capo negoziatore e consigliere di Zielinski Mykhailo Podolyak intervistato dai media polacchi non è preciso e forse non potrebbe esserlo neanche volendo. Però nella loro vaghezza sono parole che giungono al termine di una giornata che era sorta nel segno dello sconforto, con il Ministro della Difesa Resnikoff che gelava tutte le aspettative del giorno prima con un lapidario "Non c'è nulla di cui ritenersi soddisfatti." Insomma, entrati nel quarto giorno si discussione, i negoziatori sembravano esserci bloccati su un punto insormontabile: lo status neutrale dell'Ucraina. Secondo alcuni comunque un buon segno perché voleva dire che i negoziati erano nel vivo, secondo altri una voce fatta trapelare ad arte. Una delle tante, peraltro, come potrebbe essere anche la dichiarazione fiduciosa di Podoliak. Certo è che, se ci si dovesse fermare alle parole del Leader Ucraino e russo, ci sarebbe ben poco di cui rallegrarsi. il Presidente Zielinsky, in una delle sue innumerevoli apparizioni, ha rilanciato sempre la stessa richiesta: No Fly zone, armi per combattere, sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia e rimproveri all'Occidente che sarebbe troppo molle nei confronti di Mosca. Dall'altro lato non va meglio, è sceso in campo Valdimir Putin una serie di dichiarazioni che sembrano voler riportare la retorica a quella di Stalin. Sì certo, ammetteva, ci sono delle difficoltà, ma possono essere anche delle opportunità e comunque tra queste; che vengono offerte dal momento storico, ci sarebbe anche quella di purificare il Paese dai traditori; si tratta di un ammissione di debolezza, da parte di Putin, accusare l'esistenza di una quinta colonna, equivale ad ammettere che il sostegno la sua operazione vacilla. Certo, è difficile misurare il dissenso in Russia; resta comunque sul tavolo l'ipotesi di un incontro Putin-Zielinsky prende sempre più corpo questa eventualità. Il Ministro degli Esteri turco, Mevlet Cavusoglu, dopo un incontro con gli omologhi russo e ucraino; ha ribadito la disponibilità turca ad ospitare questo faccia a faccia. Un'ipotesi possibile, sempre in attesa che uno dei presidenti con una sua esternazione non cambi nuovamente le carte in tavola.























