"Andiamo da Gianluca Ales che si trova a Varsavia. Gianluca, insomma, quanto scommettere su un incontro Zelensky-Putin nella settimana che sta per entrare? Forse poco, forse è troppo presto ancora?" "Sicuramente è troppo presto, Alessio, perché le -diciamo- le tematiche da affrontare, se è vero -come dice Putin- e per certi aspetti può anche essere ragionevole, il fatto che i due leader si possono sedere a un tavolo solamente quando c'è una bozza di accordo, è vero che su questa bozza ci stanno lavorando ormai da sei giorni i negoziatori ucraini e russi e gli ostacoli che sono stati superati erano sicuramente considerevoli ma ci sono degli elementi sicuramente molto critici da affrontare. Innanzitutto la cessazione delle ostilità, il ritiro delle truppe e, poi, il cosiddetto principio della sicurezza dell'Ucraina, che altro non è che come garantire comunque l'integrità territoriale dell'Ucraina e l'integrità, soprattutto, del territorio, alla luce del fatto che non potrà comunque far parte della NATO. Abbiamo registrato la dichiarazione di Putin, secondo cui appunto è prematuro. Ma, insomma, l'apertura di Zelensky non fa altro che parte di una strategia comunicativa molto abile che l'Ucraina ha messo in campo e comunque sta portando avanti questa tattica. C'è da dire però che, fermiamoci ai dati certi, allora dal punto di vista negoziale Mykhailo Podolyak, che è il capo dei negoziatori ucraini ha detto che però in effetti la posizione della Russia si è più, come dire, adeguata e quindi, insomma, le posizioni si stanno avvicinando proprio per mettere a punto alcuni dettagli che sono fondamentali prima che i due leader si possano sedere al tavolo. C'è da registrare poi la dichiarazione, di cui abbiamo già riferito ieri, di Medinsky, cioè il capo negoziatore russo, il quale ha detto che in effetti le posizioni si stanno avvicinando. Quindi forse una settimana è sperare troppo ma, insomma, forse 10 giorni -come aveva detto Podolyak l'altro ieri- non è così irrealistico come termine. Aggiungiamo altre dichiarazioni che però sono un po' un contorno ma che danno un po' il senso del clima che si respira. Alexander Lukashenko ha detto che comunque la Bielorussia non ha intenzione di invadere l'Ucraina, smentendo se stesso. Nei giorni scorsi aveva detto che comunque temeva un'aggressione ucraina e che poi sarebbe stato costretto a intervenire, invece adesso ha fugato, per ora naturalmente, bisogna prendere tutte le dichiarazioni con le riserve, ha fugato i dubbi e ha detto: «La Bielorussia non intende intervenire». Staremo a vedere gli sviluppi futuri, per ora questo è quanto emerge dal fronte diplomatico".























