Guerra Ucraina, le ricadute del conflitto

E' un mondo diverso quello in cui viviamo, dal giorno dell' invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo. Si è parlato di una guerra alle porte dell'Europa, ma le ricadute economiche, sociali e geopolitiche del conflitto hanno varcato fin da subito la soglia della casa europea, per arrivare poi fino a terre lontane come lo Sri Lanka. Albania e Macedonia del Nord, hanno avviato i negoziati di adesione all'Unione Europea nei giorni scorsi. Aspettavano da oltre 17 anni la svolta è arrivata, proprio ora che il conflitto compatta da una parte l'Europa dall'altra la Nato. Svezia e Finlandia, davanti alla sfacciata aggressione del vicino russo, hanno firmato a inizio mese, la richiesta di adesione all'Alleanza Atlantica. Negli stessi giorni, Ucraina e Moldavia hanno ottenuto lo status di paesi candidati all'Unione europea. La Russia, cerca dall'altra parte di costruire un fronte opposto unito anche da interessi energetici, con paesi come la Cina, l'India è l'Iran. Nei mesi di guerra, nuovi mediatori sono emersi sulla scena. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, appare oggi come il più credibile, benchè, finora poco efficace conciliatore. Per calmare la fame energetica creata dal ricatto russo sul gas, i Governi europei e americani cercano nuovi partner, aprendo a paesi dalla dubbia stabilità e dall'incerto posizionamento come Algeria e Azerbaigian nel caso italiano. Nello sconvolgimento creato dalla guerra in Ucraina, il Presidente americano Joe Biden, ha visitato per la prima volta dall'inizio del suo mandato, il medioriente a lungo trascurato dall'amministrazione americane. Soltanto per ricordare alla Russia, che gli Stati Uniti restano attori chiave nella regione. Le ricadute energetiche, alimentari del conflitto con il grano ucraino bloccato nei porti del Mar Nero, sono anche sociali. Lo prova la rabbia della popolazione dello Sri Lanka, davanti alla mancanza di carburante e agli alti prezzi del cibo. Le proteste hanno obbligato un Presidente alla fuga, e altri Governi dall'Asia, all'Africa temono oggi gli effetti del malcontento sociale.