Le basi UNIFIL sono state colpite ancora una volta da diversi razzi in tre diversi incidenti nel Sud del Libano. I Caschi Blu del contingente italiano stanno bene, ma 5 peacekeeper ghanesi sono rimasti feriti in un attacco che ha colpito la loro base a un chilometro dalla Blue line, la linea di demarcazione che separa la parte meridionale del Libano dal Nord di Israele. Mentre le forze di difesa israeliane hanno accusato Hezbollah del lancio dei razzi, UNIFIL, Forza di Interposizione delle Nazioni Unite, ha avviato delle indagini per determinare il punto di partenza dei colpi, individuare i responsabili. Episodi che arrivano in un momento delicato, in cui la diplomazia internazionale prova a spingere per un cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, con l'emissario speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Amos Hochstein, che ha espresso ottimismo, dopo aver incontrato a Beirut il Presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri, alleato del Partito di Dio e il Primo Ministro uscente Najib Mikati. Da settimane, gli Stati Uniti stanno spingendo per la piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che pose fine alla guerra tra Israele ed Hezbollah del 2006, e prevede che tutte le forze armate, eccetto l'esercito regolare libanese e le forze di peacekeeping dell'UNIFIL si ritirino dalla zona di confine. Mentre si aspetta di capire quale sarà la risposta di Israele alla proposta di tregua americana, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, in visita al Corridoio di Netzarim, lembo di terra di 6 chilometri creato dall'esercito nella zona centrale di Gaza, ha offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per ogni ostaggio di Gaza liberato, ribadendo che nella Striscia Hamas non governerà più.