La furia viene dal cielo. Gli allarmi aerei hanno risuonato in tutto il Paese costringendo anche i cittadini della capitale di Leopoli, nell'Ovest a cercare riparo nei rifugi. Ma è soprattutto una zona contesa del Donbass che l'Armata ha colpito con maggiore accanimento. Donetsk e Lugansk sono state bersagliate per ore, continuamente, devastando le strutture civili. Impossibile, per ora, un bilancio delle vittime. Anche se le autorità ucraine hanno replicato sostenendo di aver intercettato la maggior parte dei missili lanciati dai russi, uno dei quali è caduto in Moldavia, poco dopo il confine con l'Ucraina, a conferma del costante rischio di ampliamento, non voluto, del conflitto. Ed è in questo clima che giunge la notizia, difficile da verificare, di due esplosioni agli aeroporti di Mosca che i russi hanno attribuito agli ucraini; bersagli l'aeroporto militare di Rjazan' a 200 km a Sud-Est di Mosca dove ad esplodere sarebbe stata un'autocisterna carica di benzina, e l'aeroporto di Engels, vicino a Saratov, dove secondo le fonti russe, le forze armate ucraine avrebbero danneggiato due bombardieri strategici con dei droni. Tutto ciò, nonostante gli americani abbiano rivelato di aver modificati i cannoni Himars, riducendone la gittata per impedire che colpissero in territorio russo. Un attacco imprevedibile che avviene lo stesso giorno in cui Vladimir Putin, con una prova muscolare, ha attraversato il ponte in Crimea danneggiato dell'attacco ucraino dell'8 ottobre scorso. Un tentativo forse di catturare l'attenzione dei media internazionali che hanno dato la notizia della proclamazione di Volodymyr Zelensky come uomo dell'anno per il Financial Times. Putin lo era stato per il Time nel 2007, ma molte cose sono cambiate nel frattempo. Quello che non cambia, anzi peggiora, e la lotta degli ucraini contro il freddo. La strategia russa di fiaccare il Paese costringendolo al buio e al gelo, con l'arrivo dell'inverno, è vincente; e la popolazione, sottoposta a continui stenti, per ora, mostra una straordinaria capacità di adattamento. L'inverno, però, è lungo e purtroppo anche la guerra.