Potrebbe essere quella piccola scintilla che innesca la miccia. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal vertice con i paesi nordici, delinea uno scenario allarmante: la Russia potrebbe dare una ulteriore escalation al conflitto con provocazioni lungo la frontiera. Vero o no è l'ennesimo gradino che viene sceso verso un conflitto sempre più violento e che, almeno a livello verbale, sta trascinando l'Occidente in modo apparentemente irreversibile. L'apertura sulla possibilità di utilizzo di armi occidentali anche sul territorio russo, infatti, benché accolta dal numero uno di Kiev come un passo significativo, ha permesso alla federazione una replica ad alzo zero. E, certo, è vero che l'incubo nucleare evocato da Medvedev può essere derubricato all'ennesima boutade del Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, sempre a caccia di titoli di giornale. Le parole del Ministro degli Esteri Sergej Lavrov sono però decisamente più pesanti. La Russia, ha dichiarato all'agenzia di Stato, adotterà misure nel campo della deterrenza nucleare se gli USA schiereranno missili a medio e corto raggio in Europa e nella regione Asia-Pacifico. Poi, con il consueto alternarsi di aperture e chiusure, ha aggiunto che è possibile accelerare una soluzione politica della crisi ucraina a condizione che l'Occidente smetta di fornire armi. Nel frattempo il Ministro della Difesa Andrey Belusov ha dichiarato che la Russia avanza in tutte le direzioni in Ucraina specificando che dall'inizio dell'anno sono stati conquistati 880 chilometri quadrati di territorio. Dal campo giungono gli aggiornamenti di attacchi su Kharkiv mentre si approssima la caduta di Vovchansk e, secondo gli analisti, la Russia starebbe preparando una seconda offensiva per entrare ancora più a fondo nel territorio ucraino. In questo clima precipita l'allarme dei servizi statunitensi ed europei: dietro la serie di roghi dolosi che hanno incendiato abitazioni, negozi e magazzini in Germania, Polonia, repubbliche baltiche e Regno Unito, potrebbe esserci la Russia. Che siano le provocazioni di cui parlava Zelensky però è tutto da dimostrare.























