Il timore è che non si plachi, anzi il fuoco potrebbe tormentare la California sino a settembre. Un doppio incendio sta devastando boschi e aree abitate. È salito a otto il numero delle vittime del Carr Fire, il maxi incendio divampato a nord del Paese nei pressi di Sacramento vicino al famoso Parco Nazionale dello Yosemite chiuso per precauzione. È considerato il più grande nella storia della California. Nelle ultime due settimane ha bruciato più di 660 mila ettari di territorio distruggendo oltre 2000 case. Ci sono anche una donna e i suoi due giovani pronipoti tra le vittime. Più di 13 mila pompieri stanno lavorando, ma solo il 50% dell'incendio è stato domato. Una situazione aggravata dalle temperature soffocanti, da un caldo che non accenna a diminuire e non sono attese precipitazioni. Stessa situazione vicino a San Diego dove le fiamme stanno inghiottendo la Cleveland Forest. Un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver provocato l'incendio che ha già determinato l'evacuazione di 20 mila persone. Alcuni residenti hanno cercato di spegnere le fiamme per difendere le loro case. Un uomo è stato arrestato. È sospettato di aver scatenato questo inferno. Si tratta di Forest Gordon Clark, 51 anni, con precedenti per incendio doloso e altri crimini. Per la sua scarcerazione, il giudice ha stabilito una cauzione di un milione di dollari. L'uomo respinge ogni accusa. Sostiene che quando l'incendio è divampato, stava dormendo.