Uomini e donne costretti a denudarsi di fronte agli agenti, minacciati di stupro e in alcuni casi violentati. Sono le storie raccontate da alcuni manifestanti che hanno subito molestie sessuali e violenze mentre erano detenuti dalle forze di sicurezza in Iran. il pugno duro del regime di Theran nei confronti di chi è scesa in piazza per manifestare e anche questo. Se il numero delle persone che ha perso la vita da settembre sfiora le 500, in migliaia sono stati arrestati e sottoposti a duri interrogatori, costretti a rilasciare confessioni contro se stessi e gli altri. 13 manifestanti sono nel braccio della morte. Ma nonostante questa prospettiva i giovani iraniani continuano a dimostrare il proprio dissenso nei confronti del regime. Come Sara Kadim al-Shaira, la campionessa di scacchi che ha sfidato gli Ayatollah giocando ai Mondiali in Kazakistan senza indossare l'hijab, il velo obbligatorio. La foto della ragazza, 25 anni, davanti alla scacchiera con il suo ciuffo di capelli sberleffo ai conservatori iraniani, ha fatto il giro del mondo proprio mentre a Teheran il Presidente Ebrahim Raisi lanciava il suo anatema contro i dimostranti :"non avremo nessuna pietà" ha detto. Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l'ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri. Il diplomatico è soltanto il designato perché non ha ancora presentato le credenziali al Quirinale. La gravità della situazione in Iran, ha indotto il governo a questo passo.























