Iran, continuano repressioni e arresti

06 ott 2022
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"Costretta a mentire sulla morte della figlia, costretta a raccontare una versione ufficiale di comodo per le autorità di Teheran". Questo lo sfogo della mamma di Nika Shakarami, l'adolescente che ha perso la vita durante le proteste per Masha Amini. In un video consegnato ad un'emittente iraniana la donna racconta di aver ricevuto pressioni per sostenere la versione secondo cui sua figlia sarebbe morta in seguito alla caduta da un edificio, che le avrebbe provocato fratture in diverse parti del corpo, una falsità secondo la famiglia della ragazza che è convinta che Nika sia stata uccisa dagli agenti di sicurezza iraniani. E la prova sarebbe anche in un referto del medico legale che avrebbe certificato una morte provocata da diversi colpi sferrati con un oggetto contundente sulla testa della ragazza. Intanto alcuni familiari della giovane sono stati arrestati e costretti anche loro a confessioni forzate. Il corpo della 17enne con fratture multiple era stato ritrovato nell'obitorio di una prigione di Teheran 10 giorni dopo la sua scomparsa. Le rivolte popolari in tutto il Paese vanno avanti, donne, studentesse, attivisti, chiedono democrazia e libertà e non hanno paura. Le vittime della repressione aumentano giorno dopo giorno centinaia sono le persone arrestate. "C'è stato il venerdì di sangue il venerdì nero 30 settembre nella città di Sajidan che è capoluogo della provincia omonima che è abitata da una minoranza, i Beluci sono 5% della popolazione, poveri e sembra quasi che il Governo di Teheran stia iniziando a regolare i conti con le minoranze, perché si sta accanendo molto contro i Beluci molto contro i Curdi, Masha Amini era Curda ma li la repressione si sta intensificando". La morte di Masha Amini, deceduta dopo essere stata arrestata dalla Polizia Religiosa perché indossava il velo, non in modo corretto, è stato l'evento scatenante. La Magistratura iraniana ha promesso punizioni dure ed esemplari per i mercenari che aizzano i manifestanti è ha aperto un'inchiesta sulla morte di Masha, le cui conclusioni difficilmente porteranno ad una verità ma intanto alle manifestazioni antigovernative Teheran ha risposto con un video di due cittadini francesi arrestati per spionaggio in Iran. Una farsa per il Ministero degli Esteri francese che ha chiesto il rilascio immediato dei due concittadini.

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