"Faccio un accorato appello". Si fermi la violenza, si lavori per la pace. Papa Francesco fa un appello accorato, forte, deciso: la pace. "Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le Nazioni si schierino, invece, da parte della Pace. Aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza. Si giunga presto a un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato. Basta con la guerra. Basta con gli attacchi. Basta con la violenza. Sì al dialogo e sì alla pace". La situazione internazionale preoccupa il Pontefice che torna a chiedere un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, il negoziato per le popolazioni coinvolte e per i bambini, spaventati, colpiti, rimasti soli. I bambini tornano nelle sue parole che ricorda la giornata mondiale a loro dedicata il prossimo 25 e 26 maggio. A loro va il pensiero e la preghiera, la speranza per il futuro, come ricorda Padre Fortunato, coordinatore della giornata. "Papa Francesco è stato profetico perché ha compreso che il grido dei bambini potrà scuotere davvero il cuore dei potenti. Dai più piccoli parte un grido: vogliamo la pace. Io credo che il Papa, forse, ha compreso che i potenti non vogliono ascoltarlo e allora si parte dai piccoli".