Di progressi fatti ne parla la Casa Bianca, definendo costruttivo l'ultimo round dei negoziati al Cairo, John Kirby, il consigliere per la sicurezza nazionale americana, si mostra alla stampa fiducioso, ma ribadisce la necessità che Israele e Hamas lavorino per l'implementazione dell'accordo. Insomma c'è ancora del lavoro da fare e ci sono angoli da smussare, per ora lo stato ebraico ha mostrato in parte flessibilità, consegnando ai mediatori una proposta aggiornata che dovrebbe arrivare nelle prossime ore sul tavolo di Yahya Sinwar che riduce la presenza militare della IDF lungo il corridoio Philadelphi, un'ipotesi, stando alle informazioni ottenute dal quotidiano del Qatar, Al-Arabi al-Jadid è che questa lingua di terra, lunga 14 chilometri che divide la Striscia dall'Egitto, usata dei miliziani di Hamas per il contrabbando di armi, venga presa in gestione da truppe ONU. Soldati europei invece verrebbero schierati sul lato palestinese del valico di Rafah, militari che arriverebbero in aggiunta, non in alternativa alle Forze di difesa israeliane, il cui ritiro sarebbe graduale e non immediato. Intanto il presidente americano, Joe biden, si consulta al telefono con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, e l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, i tre leader concordano sull'importanza di superare gli ostacoli rimanenti per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi in vista del nuovo vertice di domenica al Cairo. La fazione islamista ribadisce ancora una volta che senza il ritiro completo di Israele dai due assi strategici, Philadelphi e Netzarim non ci sarà nessun accordo, il fallimento dei negoziati vedrebbe non solo l'acuirsi delle sofferenze all'interno dell'enclave palestinese, dove in mattinata decine di persone hanno perso la vita a causa di un raid israeliano che ha centrato Khan Yunis, ma anche una potenziale rappresaglia di Hezbollah verso lo stato ebraico, per vendicare la morte di Fouad Shukr, il braccio destro di Hassan Nasrallah assassinato il 30 luglio nella periferia a sud di Beirut.