Samira dormiva con la sua famiglia nel campo profughi di Al Nuiserat quando un razzo israeliano ha distrutto la sua casa. Si chiede quale peccato abbia commesso per dover sopportare tanta morte e distruzione. Nelle ultime 24 ore le operazioni delle forze israeliane si sono concentrate nelle aree meridionali e centrali dell'enclave palestinese, i militari cercano i miliziani di Hamas casa per casa. 40 gli obiettivi centrati dall'Aeronautica Militare nella Striscia, tra strutture militari ed edifici dove si riteneva potessero nascondersi i terroristi. Ma il Ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, e la Mezzaluna Rossa palestinese parlano di decine di morti tra la popolazione civile in diversi attacchi: il primo raid ha colpito la scuola Al-Razi, nel campo profughi di Nuseirat, e il secondo una stazione di servizio ad Al-Mawasi. Nel mirino dell'IDF anche un importante ospedale pediatrico di Gaza City, come racconta questa donna. Anche prima della risposta israeliana all'attacco di Hamas del 7 ottobre, gli ospedali e le strutture scolastiche nella Striscia di Gaza, per lo più gestite dall'Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, venivano utilizzate come rifugio da migliaia di persone in fuga dalla guerra.