Potrebbe essere espulsa dalla Turchia nelle prossime ore, la studentessa di 25 anni, Dalila Procopio, fermata venerdì scorso a Istanbul mentre manifestava assieme a centinaia di ragazze contro i femminicidi nel Paese. La decisione spetterà ad un esperto per l'immigrazione, hanno riferito le attiviste turche di Mor Dayanisma. Dalila ha 25 anni, è residente a Catanzaro e ha studiato Istanbul con il programma Erasmus, era tornata nel Paese a settembre con un visto turistico, le autorità locali hanno contestato la validità del permesso di soggiorno della ragazza, anche se il padre sostiene che la figlia abbia tutti i documenti in regola e che il visto in suo possesso scadrà a dicembre. A dare la notizia del suo arresto è stata l'associazione femminista turca Mor Dayanisma: "Dalila sta bene", hanno dichiarato alcune attiviste che l'hanno potuta vedere. La Farnesina segue il caso in contatto con la famiglia della ragazza e con l'ambasciata italiana ad Ankara. La giovane stava manifestando in pieno centro a Istanbul, fra le vie dello shopping, quando è stata fermata, il corteo non era stato autorizzato dalla Prefettura turca, come spesso accade nel Paese quando si parla di diritti, le manifestanti stavano intonando "Donna, Vita, Libertà" lo slogan scandito dalla iraniane per ricordare la morte di Mahsa Amini, quando sono state bloccate dalla Polizia. Ci sono stati scontri e arresti, la questione delle violenze sulle donne è un tema molto dibattuto in Turchia, i femminicidi nel Paese, secondo il rapporto delle associazioni per i diritti umani, nei primi dieci mesi di quest'anno sono stati 280, 32 solo nel mese di ottobre.