Il Presidente eletto Donald Trump ha detto che la Groenlandia diventerà un territorio, un nuovo territorio degli Stati Uniti. Qual è la risposta dell'Unione Europea? Gli Stati Uniti fanno parte di organizzazioni internazionali dove ci sono obblighi da rispettare come l'integrità territoriale, la sovranità dei Paesi stranieri. Ho parlato con la Premier Danese Frederiksen anche lei mi ha assicurato che Danimarca e Stati Uniti hanno buone relazioni e che sono buoni alleati da decenni e sono certi che continuerà così nel futuro. Gli Stati Uniti hanno molti interessi in Europa su 50 stati che lì compongono, 48 hanno nell'Europa il maggior partner di investimenti. E' quindi nel loro interesse avere buone relazioni con noi perché tutto ciò che accade in Europa ha conseguenze dirette in America. Elon Musk può essere pericoloso per quanto riguarda la politica europea? E' chiaro che Elon Musk é una persona molto potente anche le persone potenti hanno diritto di opinione ed espressione quindi dobbiamo tenere le due cose separate, da una parte Musk che da persona privata esprime le proprie opinioni l'altra è la piattaforma che possiede, in Europa abbiamo il Digital Service Act che regola gli obblighi di queste piattaforme in modo che gli algoritmi non vengano manipolati per avere un risultato specifico. Le autorità a gestione del sistema controllano gli algoritmi o se ci sono forme di manipolazione per influenzare le elezioni e ovviamente ci sono conseguenze importanti per questo. Qual'è la situazione tra Russia ed Ucraina e che cosa ci si deve aspettare sempre dalla nuova amministrazione della casa bianca targata Donald Trump? "Nell'interesse di tutti che ci sia pace in Ucraina e ovviamente la domanda è come raggiungerla visto che finora i percorsi di non sono stati seguiti dalla Russia che continua a bombardare il territorio. Se il Presidente Trump userà tutta la sua pressione politica sul Presidente Putin per far sì che non bombardi più i civili, le infrastrutture e che ritiri le sue truppe dall' Ucraina, allora la guerra finirà". Per quanto riguarda quell'accordo che c'è tra Italia e Governo albanese in merito al trasferimento dei migranti in territorio extra Unione Europea lei ritiene che questa sia la strada da seguire? "Ovviamente le persone non vogliono lasciare la propria casa ma sono obbligati a farlo a causa della guerra è per questo che stiamo lavorando con gli altri attori regionali perché ci siano istituzioni affidabili in Siria, e un Governo inclusivo, che non ci siano minoranze che vengano perseguitate e che ci siano case dove i profughi possano ritornare. Bisogna aiutare a ricostruire il Paese e ci sarà un incontro a Bruxelles sulla Siria, proprio per la ricostruzione del Paese e per cercare di capire cosa possiamo fare allentando magari le sanzioni".