Nel tentativo di dimostrare che il proprio esercito sta neutralizzando l'attacco ucraino, Mosca ammette che diverse unità mobili si sono spinte in profondità nel territorio russo e infatti proprio il Ministero della Difesa russo a parlare della resistenza delle proprie truppe vicino a due villaggi che si trovano a circa 25-30 chilometri di distanza dal confine con l'Ucraina. Il tutto mentre Volodymyr Zelensky chiede agli alleati di togliere ogni restrizione all'uso delle armi fornite in territorio russo; con Kiev che sta dunque proseguendo nell'avanzata nella regione di Kursk. Più di 8000 persone hanno già lasciato le zone di confine durante le ultime 24 ore, ma l'evacuazione in corso riguarda oltre 70 mila residenti nell'area. Del resto sono decine i mezzi corazzati ucraini che stanno attraversando la regione di Sumy, mezzi contrassegnati da un triangolo bianco che identifica quelli dell' offensiva nel Kursk. Ma Mosca intanto minaccia pesanti ritorsioni. L'esercito russo darà una dura risposta che non tarderà ad arrivare ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova chiedendo alle Nazioni Unite la condanna dell'attacco ucraino e colpendo nel frattempo Kiev, dove un missile ha ucciso un uomo con il figlio di 4 anni, missile che sarebbe di produzione nordcoreana un ipotesi che deve però ancora trovare conferma da fonti indipendenti.