L'attacco alla base russa di Engels è una conseguenza di quello che ha fatto la Russia. Se Mosca pensava che la guerra non l'avrebbe toccata nelle sue retrovie si sbagliava. Kiev rivendica così il suo drone che nella notte di Santo Stefano è penetrato in territorio russo per 600 km, uccidendo 3 militari prima di essere abbattuto. Del resto, nel solo giorno di Natale che sempre più ucraini festeggiano il 25 dicembre, non più nella data prevista dal calendario ortodosso russo, sono stati oltre 40 gli attacchi missilistici lanciati da Mosca. Rappresentando l'ennesima tangibile dimostrazione di quanto vuote appaiano anche le parole del Presidente russo Vladimir Putin, che si dice pronto a dialogare, mentre i falchi della sua Corte, primo tra tutti Dmitrij Medvedev, Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, afferma: "Qualsiasi colloquio con l'attuale amministrazione fantoccia Ucraina è diventato assolutamente inutile". "Il drone ucraino non ha però apparentemente danneggiato i bombardieri schierati. Più devastanti sono stati gli attacchi di Mosca nella regione di Charkiv, su 25 città lungo la linea del fronte Kupiansk Klimat e su altre 20 città nell'area di Zaporizhzhia. Ma sale anche il numero di militari russi morti, 550 solo nelle ultime 24 ore per un bilancio di 102600 vittime. La Bielorussia intanto schiera sistemi missilistici tattici Iscander, in grado di trasportare testate nucleari e un sistema di difesa aerea s-400 tutti forniti dalla Russia. Un annuncio che arriva dopo la recente visita a Minsk di Putin e che difficilmente si concilia con una reale volontà di tregua, da parte del Presidente russo. Mentre Kiev spiega di voler chiedere l'espulsione di Mosca dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove siede come membro permanente. Di questo però la Russia sembra preoccuparsi ma appare più attenta ai costi bellici che finanzia anche con la distribuzione di gas all'Europa. Gazprom mantiene infatti l'esportazione in linea a quella degli ultimi giorni e si dice pronta a ripristinare le forniture anche attraverso il gasdotto Yamal, per tentare di colmare quel calo di fondi dovuto a un meno 25% nell' export.