La Guardia Nazionale arriva a Washington D.C., è la prima volta nella storia che un presidente assume il controllo delle forze di polizia cittadine. Trump affida il comando al Procuratore Generale Pam Bondi. Si giustifica citando gli ultimi episodi di violenza avvenuti nella capitale, tra cui la sparatoria mortale di uno stagista del Congresso e il tentato furto dell'auto di un membro dello staff del Dipartimento per l'Efficienza Governativa, noto online come "Big Balls". La decisione si basa su poteri ampi ma temporanei, concessi dall'Home Rule Act del 1973, una legge che bilancia l'autogoverno locale della capitale con la supervisione federale. Trump può assumere il controllo del Dipartimento di Polizia per un massimo di due giorni, ma per andare avanti dovrebbe notificare la decisione al Congresso o modificare una legge, uno scenario altamente improbabile vista la polarizzazione del Parlamento americano. Il Presidente Usa sostiene che la criminalità in città sia fuori controllo, anche se i dati raccolti dalla Polizia mostrano che i crimini violenti a Washington D.C. sono ai minimi degli ultimi 30 anni. Il Presidente ha deciso di inviare nella capitale anche 800 soldati della Guardia Nazionale. Non è la prima volta, lo aveva fatto cinque anni fa durante le proteste per la morte di George Floyd e questa estate a Los Angeles per sedare le manifestazioni scatenate dall'intensificarsi dei raid contro l'immigrazione. I militari però non hanno potere di arresto, quindi ci si chiede come possano contribuire a combattere la criminalità a Washington. Come spesso accade, il sindaco democratico di Washington, Muriel Bowser, e i dirigenti del Dipartimento di Polizia metropolitana, non erano a conoscenza delle intenzioni di Trump prima dell'annuncio. .























