Prima il passato coloniale con pagine infauste, dell'italia poi l'atteggiamento ambiguo durante la ribellione che rovesciò il Colonnello, a volte in polemica, a volte a braccetto. Ma da sempre Italia e Libia hanno una relazione speciale che va oltre i Governi, la Storia e le vicissitudini politiche. Perché una volta salito al potere, il Colonnello Gheddafi, che pure era inviso agli Stati Uniti, ebbe sempre un rapporto privilegiato con Roma. Con attriti, certo, ma anche clamorose riappacificazioni. come con Berlusconi che nell'agosto del 2008, dopo una tumultuosa visita in Italia del Colonnello, strinse a Tripoli il trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica Italiana e la grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista. Tra gli impegni assunti dalle parti, quello italiano di costruire un'autostrada che corresse lungo la sterminata costa libica. Mai onorato, in effetti. Poi il 2011, la guerra e l'Italia si schierò con Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti per rovesciare colui che aveva siglato quell'accordo. E se però gli interlocutori cambiano in Libia il cambio della guardia è continuo e complesso. Gli accordi restano in vigore, anche se il mercato energetico è meno strategico di un tempo. L'italia importa due miliardi di metri cubi all'anno su un totale di 53 è soprattutto la gestione dei migranti che dalle coste libiche partono alla volta dell'italia a monopolizzare le intese tra Roma e Tripoli. Questo l'oggetto del memorandum siglato dal Governo Paolo Gentiloni nel febbraio del 2017 con il Presidente libico Fayez al Sarraj per il contrasto del fenomeno dell'immigrazione illegale e il rafforzamento del confine Sud. E' in quest'ottica che il Ministro dell'Interno Marco Minniti, un anno dopo atterra sulla quarta sponda per firmare un memorandum che prevede il sostegno dell'italia alla Guardia Costiera libica, il suo addestramento e fondi. In linea con questa politica verso la Libia. nonostante il cambio alla guida del Paese, Roma non muta il suo rapporto con Tripoli. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni compie la sua prima visita all'estero proprio in Libia, ribadendo e rafforzando la relazione tra i due Paesi. Il memorandum siglato da Minniti, che pure aveva sollevato polemiche da parte di ONG e anche del Consiglio d'Europa soprattutto dal punto di vista dei diritti umani, è ancora in vigore. .