Ci si vaccina di meno e così, malattie che sembravano debellate, o molto contenute, stanno facendo suonare l'allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Torna a diffondersi a Londra, New York e Gerusalemme, per la prima volta dopo decenni, la poliomielite o paralisi infantile: una malattia potenzialmente letale che attacca il sistema nervoso provocando la distruzione delle cellule neurali e causando una paralisi che, nei casi più gravi, può diventare totale. Poichè si trasmette soprattutto attraverso acque contaminate o mani sporche, sono i bambini i più a rischio, per questo la vaccinazione è raccomandata soprattutto nella fascia di età compresa tra i 2 mesi e i 13 anni più a rischio di morte e menomazioni. Non è un caso che dopo che il virus è stato rivelato nelle acque reflue della capitale britannica, lo scorso 10 agosto è stato offerto il richiamo a un milione di bambini. Tutti coloro che sono vaccinati o i cui figli hanno saltato le vaccinazioni programmate, dovrebbero rimediare il prima possibile. I vaccini contro la poliomielite si sono dimostrati molto efficaci e sicuri, ha spiegato direttore dell' OMS in Europa Hans Kluge in conferenza stampa. Nella stessa occasione è stata ribadita la necessità per gli anziani e i più vulnerabili, di un richiamo contro il Covid e anche la dose di anti influenzale prima dell'arrivo dei mesi più freddi. Segnali incoraggianti vengono invece forniti dall'andamento delle epidemie di Vaiolo delle scimmie, con rallentamenti registrati in Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Regno Unito e altri paesi. Bisogna comunque incrementare gli sforzi ha concluso Kluge.























