L'Ucraina vince la battaglia di Kharkiv, i russi si ritirano

14 mag 2022
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I russi si ritirano. Anche la battaglia di Kharkiv è vinta per l'Ucraina. Seconda cocente sconfitta per l'esercito russo che dopo aver fallito nella conquista della capitale è costretto dalla controffensiva ucraina a lasciare le posizioni intorno alla seconda città del paese, che teneva sotto il tiro dell'artiglieria dai primi giorni di guerra. Nella loro ritirata i russi hanno anche distrutto tre ponti per rallentare l'avanzata ucraina che altrimenti rischiava di mettere a repentaglio la linea di rifornimento delle truppe che premono verso il Donbass da nord. Il sindaco ha fatto sapere che la città è ormai tranquilla e la gente fuggita sta tornando indietro. La liberazione di Kharkiv dai bombardamenti è senz'altro un importante successo ucraino sul campo che viene dopo quelli di Kiev, Chernihiv e Sumy, e testimonia come i russi non siano riusciti a conquistare finora le grandi città del paese, eccezion fatta per Kherson e Mariupol. Qui si combatte ancora per la conquista dell'acciaieria Azovstal, dove dei 1000 soldati ucraini 600 sono feriti. Sono in corso difficili negoziati per la liberazione solo dei 60 feriti più gravi. Per il resto la città è in mano ai russi che promettono una ricostruzione rapida e distribuiscono tonnellate di aiuti umanitari ai 100 mila residenti rimasti in una città che contava mezzo milione di abitanti. Da Kherson invece le autorità imposte dagli invasori confermano di voler chiedere l'annessione alla Russia senza passare per un referendum, come invece doveva fare l'Ossezia del Sud, repubblica indipendente della Georgia, anche se ora il presidente eletto esprime dei dubbi. Nelle regioni di Luhansk e Donetsk invece la battaglia va avanti più violenta che mai. Al fronte sono arrivati gli obici americani, i lanciarazzi che aumentano la potenza di fuoco ucraina. Ma la pressione dei 100 battaglioni russi dispiegati in Donbass sta mettendo in difficoltà le forze ucraine che negli ultimi giorni hanno perso Popasna e Rubizhne e sono assediati a Severodonetsk pur essendo riusciti a impedire l'attraversamento del fiume Seversky Donets ai russi distruggendo circa 100 mezzi corazzati. Il capo dell'intelligence ucraina si è però detto convinto che la guerra sarà finita entro la fine dell'anno e che il punto di svolta sarà in estate, quando finalmente tutte le armi occidentali saranno in uso. "Nel frattempo però gli ucraini devono resistere in Donbass e non è detto che ce la facciano. Lì i russi infatti stanno concentrando tutte le truppe, anche quelle che stanno ritirando da Kharkiv".

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