L'ufficio del Primo Ministro israeliano ha confermato che Benjamin Netanyahu ha tenuto una riunione di tre ore con il Gabinetto di Sicurezza, durante la quale il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Zamir, ha presentato diverse opzioni per proseguire la campagna militare dentro Gaza. La nota ufficiale specifica che le forze israeliane sono pronte a eseguire, qualsiasi decisione presa dal Gabinetto di Sicurezza. Una specifica da interpretare nel contesto delle polemiche scaturite da una divergenza di opinioni tra la leadership politica del governo israeliano, sempre più propensa ad un allargamento del conflitto dentro Gaza finalizzato a un'occupazione terrestre totale dell'enclave, e alla restrizione della vita palestinese in cosiddette città umanitarie al confine con l'Egitto e la leadership militare che ha presentato alternative a questo scenario. Secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, il capo dell'esercito Zamir ha sottolineato che allargare il conflitto mette a repentaglio la vita degli ostaggi e sotto troppa pressione i riservisti israeliani, dove si incontrano tassi di suicidio talmente allarmanti che alla Knesset si è tenuta una riunione parlamentare ad hoc per discutere del fenomeno. Zamir avrebbe invece presentato la controproposta di riprendere pieno controllo del corridoio Netzarim, parzialmente abbandonato durante l'ultima tregua, costruire altri corridoi per dividere a zone la Striscia di Gaza, e permettere quindi raid militari selezionati, avvertendo che se le operazioni di terra venissero estese a Gaza City o ai campi profughi al centro della Striscia, il governo sarà costretto a dichiarare che il salvataggio degli ostaggi non è più un obiettivo primario della guerra. Secondo indiscrezioni, il governo punta ad annunciare pubblicamente la sua decisione entro la fine di questa settimana. . .























