Si era gridato al miracolo e la storia aveva commosso il mondo. Ma la piccola Sabreen non ce l'ha fatta. La neonata era nata con un parto cesareo d'urgenza all'ospedale di Rafah dopo che la mamma era stata uccisa in un raid israeliano nel sud di Gaza. La piccola è sopravvissuta solo cinque giorni, dopo essere stata ricoverata in un'unità di terapia intensiva neonatale. Le sue condizioni erano gravi ma stabili. È stata sepolta, riferiscono alcuni media internazionali, accanto alla mamma. Al momento della nascita non aveva un nome, ma solo un nastro attaccato al minuscolo braccio, con la scritta: figlia della martire Sabreen al Sakani. Un'ennesima tragedia nell'orrore di Gaza, l'intera famiglia della piccola è stata sterminata in quel bombardamento: oltre alla madre, anche il padre Shoukri e la sorella di tre anni Malak erano morti mentre dormivano. La neonata aveva difficoltà a respirare ma i medici erano riusciti a pompare delicatamente aria nella sua bocca. Una foto immortala la piccola appena nata accanto al medico che la aiutava a respirare da sola, un’immagine davvero straziante. Purtroppo oggi è arrivata la notizia che anche lei non ce l'ha fatta. Sabreen è tra i 16 bambini che sono stati uccisi in due raid aerei lanciati dalle forze di difesa israeliane su Rafah, che ha preso di mira il complesso residenziale dove vivevano.