Il fronte interno contro Benjamin Netanyahu si allarga e ora comprende anche ex riservisti ed ex piloti dell'esercito israeliano. Figure considerate tra le più fedeli allo Stato, scese in piazza per chiedere la fine della guerra. A loro si aggiungono le ormai costanti proteste dei parenti degli ostaggi e la mobilitazione per lo sciopero generale di domenica, indetto dalle famiglie, sostenuto dall'opposizione guidata da Yahir Lapid, in solidarietà con le vittime del 7 di ottobre e con i soldati caduti. Sul piano diplomatico, i negoziati per una tregua dentro Gaza continuano ad alternarsi tra aperture e bruschi arresti. L'Egitto, con il sostegno di Qatar e Stati Uniti, sta cercando di mediare un cessate il fuoco di 60 giorni e un accordo per il rilascio degli ostaggi. Una delegazione di Hamas è attesa al Cairo, ma il Premier israeliano ha dichiarato che la possibilità di un'intesa parziale è ormai alle nostre spalle. "Voglio tutti, vivi e caduti", ha detto Benjamin Netanyahu, riferendosi ai numerosi ostaggi ancora detenuti. Fonti diplomatiche parlano anche di una nuova proposta che vedrebbe la Turchia come mediatrice: ritiro graduale delle forze israeliane da Gaza sotto supervisione arabo-americana, congelamento delle attività militari di Hamas e rilascio di tutti gli ostaggi, in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi. Intanto sul terreno la crisi umanitaria si aggrava. Solo nelle ultime 24 ore 89 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 31 persone in cerca di aiuti umanitari. Secondo i dati del Ministero della Salute palestinese, il numero di morti per fame è salito a 227, con 103 bambini tra le vittime. L'ultimo caso, Mohammed Zakaria Khader, morto di malnutrizione. Tuttavia, l'ente israeliano Cogat, l'agenzia del Ministero della Difesa israeliano, che sovrintende agli affari civili nei territori palestinesi, accusa Hamas di gonfiare i dati sui decessi, sostenendo che molte vittime avevano patologie pregresse, e che alcuni avevano ricevuto cure mediche in Israele prima del conflitto. Il rapporto del Cogat, però, non è stato ancora reso pubblico. .























