Scortato da decine di agenti, alla fine il neo Ministro israeliano per la sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir lo ha fatto, ha visitato senza preavviso questa mattina la Spianata delle Moschee a Gerusalemme Est e da lì ha dichiarato che il Monte del Tempio è il luogo più importante per il popolo d'Israele. Una visita annunciata quella del Ministro, esponente della Destra radicale noto per le sue posizioni oltranziste che da subito aveva provocato una ridda di reazioni. Una mossa che rischia di diventare uno scoglio per il nuovo Governo di Benjamin Netanyahu. La Spianata delle Moschee è il luogo sacro alle 3 religioni. Per i Cristiani è il Tempio di Salomone ma è considerato il primo luogo santo per l'ebraismo, il Monte del Tempio. Il terzo per l'Islam, li si trova infatti la Moschea di al-Aqsa. Luogo sacro e conteso quindi da quando nel 1967 con la Guerra dei 6 Giorni, Israele conquistò Gerusalemme Est, la sua giurisdizione è retta da un complesso di regole indicate dallo status quo e riconfermate con il Trattato di Pace del 94 tra Israele e Giordania, che ammette visite ai non musulmani, a condizione che non si fermino a pregare sul posto. E così ha fatto Ben-Gvir, la visita durata un quarto d'ora ha rispettato le regole ma il timore è che non finisca qui. Per il portavoce del Presidente palestinese Abu Mazen, le ripetute minacce di cambiare lo storico status quo, sono una dichiarazione di guerra, anche l'OLP e Hamas, hanno ammonito Israele e persino l'ex Primo Ministro israeliano Lapid, ora Capo dell'opposizione, aveva parlato di deliberata provocazione che porterà alla violenza. E la situazione è già tesa, dopo la morte di un ragazzino palestinese di 15 anni, ucciso in un campo profughi vicino Betlemme negli scontri tra dimostranti e l'esercito israeliano.