Credo che quanto abbiamo visto negli ultimi giorni, ma anche prima, dimostri che è in corso un attacco sistematico ai giornalisti, fatto di proposito. Inoltre abbiamo visto giornalisti israeliani dei media mainstream festeggiare l'assassinio di colleghi e accettare le versioni dell'IDF senza verificarle o controllarle. E sai, siamo terrorizzati da questo tipo di incitamento e di sostegno. Così ci siamo riuniti qui, poche decine di giornalisti. Non sono molti, devo dire, da giornalista israeliano so che molti colleghi sostengono la guerra e in più sostengono l'assassinio di giornalisti. Fin dall'inizio del conflitto sono stati completamente arruolati per servire la narrativa bellica dell'esercito e del governo. A mio avviso è anche il motivo per cui la guerra dura così a lungo. Gran parte dell'opinione pubblica israeliana non vede cosa accade a Gaza. È un circolo vizioso. Il pubblico non sa e i media non mostrano. Nei media israeliani e nei principali canali non mostrano ciò che avviene a Gaza, non intervistano persone a Gaza, non usano nemmeno i lanci delle agenzie internazionali. Coprono soltanto le dichiarazioni dell'IDF e i tour embedded. E oggi siamo qui per lanciare un appello. Il nostro messaggio è semplice. Come giornalisti vediamo la situazione orribile dall'altra parte della barriera. Chiediamo protezione per tutti i giornalisti. I palestinesi subiscono oppressione da decenni, ma ora c'è stata un'escalation. .























