Non usa mezzi termini il Ministro della Giustizia americano, William Barr, che dopo aver definito un apparente suicidio, quello di Jeffrey Epstein, parla ora di serie irregolarità avvenute all'interno del carcere di Manhattan, dove il finanziere era detenuto. Arriveremo in fondo alla vicenda per capire cosa è accaduto assicura Barr, perché le vittime meritano giustizia e l'avranno. Con il passare delle ore il caso della morte di Epstein assume sempre di più i contorni di un giallo, e a confermarlo ci sono le 3 inchieste avviate dopo il decesso in cella del milionario accusato di traffico sessuale di minorenni. Non quadrano i tempi né le dinamiche di una morte che a molti appare troppo conveniente, perché altri milionari potrebbero – è il sospetto – essere coinvolti nelle attività illegali di Epstein. Le autorità carcerarie avevano disposto per lui particolari misure di sicurezza, dopo un precedente tentativo di suicidio avvenuto a luglio, eppure il sessantaseienne non era più un sorvegliato speciale e poi perché in violazione delle procedure, era da solo in cella? Interrogativi ai quali per il momento non c'è risposta. Le indagini su Epstein continueranno, assicura il Ministro della Giustizia, e nessuno dei possibili cospiratori nella sua rete potrà dormire sonni tranquilli. Sarebbero almeno 3 le persone nel mirino degli inquirenti a rischio incriminazione, in cima alla lista c'è una donna, Ghislaine Maxwell, 57 anni, accusata di essere la vera complice di Epstein, sarebbe stata lei ad adescare le ragazze e ad organizzare incontri e festini. La donna, però, vivrebbe all'estero ed è senza fissa dimora. Intanto anche Parigi, dove il miliardario newyorchese aveva una delle sue lussuose dimore, è pronta ad aprire un'inchiesta sulle ramificazioni francesi dello scandalo. In settimana, poi, dovrebbero scattare le prime cause civili che puntano al vasto patrimonio di Epstein, valutato in quasi 600 milioni di dollari.